La Regione insiste nell'affermare che il GRA e la Camionabile sull'Idrovia PD-VE sono in "Legge Obiettivo" e si comporta di conseguenza (sta utilizzando procedure agevolate per la realizzazione delle opere), mentre il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) dice che il Dpef 2009-2011 (Documento di programmazione economica e finanziaria) non contiene le opere in questione.
In realtà la Regione ha segnalato al Ministero per le infrastrutture queste opere chiedendo che vengano inserite in Legge Obiettivo (per godere delle facilitazioni burocratiche), ma il CIPE deve ancora prendere una decisione in merito (il tutto avverrà da giugno in poi, dopo la stesura del nuovo Dpef).
In pratica la Regione sta seguendo una procedura "facilitata" (data dalla Legge Obiettivo) per la realizzazione del GRA senza diritto di farlo!
Per saperne di più vi consigliamo di leggere questi articoli apparsi su "la Nuova di Venezia":
Nella Legge Obiettivo la camionabile non c'è
«Sulla camionabile Chisso sapeva»
mercoledì 29 aprile 2009
mercoledì 22 aprile 2009
Osservazioni al progetto per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)
La società GRA ha elaborato lo Studio di Impatto ambientale (SIA) e ora c'è tempo fino al 12 giugno 2009 per preparare le osservazioni al progetto da inviare al CIPE per la Valutazione di Impatto Ambientale.
Negli elaborati del SIA viene proposto un tracciato alternativo per l'attraversamento del Tavello denominato "corridoio alternativo TC1" con queste motivazioni: La variante proposta posta sul bordo di un’area golenale, si allontana dall’area SIC del Tavello e da villa Pacchiarotti, significativo fabbricato storico dell’area ora utilizzato per attività turistiche. Tale tracciato ottempera in parte alle richieste del Comune di Limena e alla Provincia di Padova circa la preservazione dell’area, spostando più a sud l’asse del tracciato GRA, in Comune di Limena. Dalla rotatoria di via Ceresara con S.P.47 il tracciato, su rilevato, piega verso sud con una curva e successivamente si dirige con un’altra curva verso nord. L’attraversamento del fiume Brenta avviene per mezzo di un viadotto per poi raccordarsi con il tracciato di progetto.
Come potete notare la variante segnata in giallo non "allontana" la strada dalla zona SIC (in blu nell'immagine), anzi c'è sempre dentro; si tratta di una scelta puramente tecnica per evitare le problematiche derivanti dalla costruzione di una strada sopra un paleoalveo (una vecchia ansa del Brenta) chiamato Ligonto o Vigonto (tracciato in azzurro).
Questa "soluzione" comporta oltre alle negatività già espresse nel nostro volantino la chiusura di via Tavello e l'isolamento a nord della strada di una ventina di famiglie, lo smembramento dei terreni coltivati dall'Azienda Agricola Biologica Bettella.
Il nostro Coordinameto sta preparando le osservazioni e chiediamo a chiunque sia interessato alla salvaguardia del Tavello di darci una mano per la loro stesura.
Per avere ulteriori informazioni potete contattarci alla email no.gra.limena@gmail.com
Negli elaborati del SIA viene proposto un tracciato alternativo per l'attraversamento del Tavello denominato "corridoio alternativo TC1" con queste motivazioni: La variante proposta posta sul bordo di un’area golenale, si allontana dall’area SIC del Tavello e da villa Pacchiarotti, significativo fabbricato storico dell’area ora utilizzato per attività turistiche. Tale tracciato ottempera in parte alle richieste del Comune di Limena e alla Provincia di Padova circa la preservazione dell’area, spostando più a sud l’asse del tracciato GRA, in Comune di Limena. Dalla rotatoria di via Ceresara con S.P.47 il tracciato, su rilevato, piega verso sud con una curva e successivamente si dirige con un’altra curva verso nord. L’attraversamento del fiume Brenta avviene per mezzo di un viadotto per poi raccordarsi con il tracciato di progetto.
Come potete notare la variante segnata in giallo non "allontana" la strada dalla zona SIC (in blu nell'immagine), anzi c'è sempre dentro; si tratta di una scelta puramente tecnica per evitare le problematiche derivanti dalla costruzione di una strada sopra un paleoalveo (una vecchia ansa del Brenta) chiamato Ligonto o Vigonto (tracciato in azzurro).
Questa "soluzione" comporta oltre alle negatività già espresse nel nostro volantino la chiusura di via Tavello e l'isolamento a nord della strada di una ventina di famiglie, lo smembramento dei terreni coltivati dall'Azienda Agricola Biologica Bettella.
Il nostro Coordinameto sta preparando le osservazioni e chiediamo a chiunque sia interessato alla salvaguardia del Tavello di darci una mano per la loro stesura.
Per avere ulteriori informazioni potete contattarci alla email no.gra.limena@gmail.com
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sabato 18 aprile 2009
+BRENTA - GRA
resoconto dell'incontro
Una assemblea composta da un centinaio di persone ha ascoltato attentamente gli interventi dei tre relatori sul tema del rischio idraulico del fiume Brenta.
Franco De Checchi ci ha raccontato i vari tentativi di sistemazione del corso del fiume fino al XVIII secolo.
Gianpaolo Forese ci ha illustrato il corso del fiume dalle sorgenti alla foce con le sue ricchezze e particolarietà ambientali.
L'intervento finale del Professor D'Alpaos ha evidenziato, con simulazioni e modelli matematici, la criticità dell'area golenale del Tavello in caso di piena del fiume Brenta. Viene spontaneo chiedersi perché si è scelto come sede di una strada un luogo destinato ad essere prima o poi invaso dalle acque.
In un'altra simulazione D'Alpaos ha evidenziato l'utilità dell'Idrovia PD-VE (una volta completata) in caso di piena del fume Brenta: la zona industriale di Padova e la zona del Piovese verrebbero risparmiate dall'esondazione grazie alla quantità di acqua che l'idrovia scaricherebbe direttamente nella Laguna di Venezia. Purtroppo il progetto del GRA vuole utilizzare l'area destinata all'idrovia nell'ennesima colata di asfalto chiamata "camionabile".
Nel corso degli interventi i candidati sindaco degli schieramenti di centrosinistra e centrodestra hanno pubblicamente dichiarato il loro impegno per impedire il passaggio del GRA sul territorio del Tavello.
Franco De Checchi ci ha raccontato i vari tentativi di sistemazione del corso del fiume fino al XVIII secolo.
Gianpaolo Forese ci ha illustrato il corso del fiume dalle sorgenti alla foce con le sue ricchezze e particolarietà ambientali.
L'intervento finale del Professor D'Alpaos ha evidenziato, con simulazioni e modelli matematici, la criticità dell'area golenale del Tavello in caso di piena del fiume Brenta. Viene spontaneo chiedersi perché si è scelto come sede di una strada un luogo destinato ad essere prima o poi invaso dalle acque.
In un'altra simulazione D'Alpaos ha evidenziato l'utilità dell'Idrovia PD-VE (una volta completata) in caso di piena del fume Brenta: la zona industriale di Padova e la zona del Piovese verrebbero risparmiate dall'esondazione grazie alla quantità di acqua che l'idrovia scaricherebbe direttamente nella Laguna di Venezia. Purtroppo il progetto del GRA vuole utilizzare l'area destinata all'idrovia nell'ennesima colata di asfalto chiamata "camionabile".
Nel corso degli interventi i candidati sindaco degli schieramenti di centrosinistra e centrodestra hanno pubblicamente dichiarato il loro impegno per impedire il passaggio del GRA sul territorio del Tavello.
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domenica 5 aprile 2009
+BRENTA -GRA
I PROBLEMI DEL NOSTRO FIUME IERI,OGGI,DOMANI
Il progetto del GRA di Padova è compatibile con la funzione idraulica della zona golenale del Tavello e quanto aumenta il rischio idraulico con la realizzazione di questa strada?
Potranno ripetersi eventi disastrosi come l ’alluvione del 1966 e con quali conseguenze?
Ne parliamo con:
Franco De Checchi -Storico
Arch.Gianpaolo Forese -Centro Studi Brenta
Prof.Luigi D ’Alpaos -Ordinario di Idrodinamica presso l ’Università di Padova
Giovedì 16 aprile 2009 - ore 21,00
presso la Sala Barchessina (Barchessa di Limena)via Roma,44 -Limena (PD)
L ’INCONTRO È APERTO A TUTTA LA CITTADINANZA
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