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martedì 17 marzo 2009

Casarin vorrebbe Domenico Riolfatto alla guida della Provincia, ma...

Riportiamo parte dell'articolo "Casarin sceglie Marco Marin" apparso su "il mattino di Padova" — 15 marzo 2009 p.15

...tocca al PdL esprimere il candidato. Io avevo proposto Domenico Riolfatto, personalità che per profilo e conoscenza del territorio non è certo meno di nessun altro.
Ma, presidente? Le indicazioni del tavolo PdL si sono concentrate su chi ha visibilità e ruolo politico: Leonardo Padrin e Marino Zorzato.

Se Riolfatto non ha prospettiva, allora mi sento di proporre una terza candidatura...

Non sia mai che un nuovo Presidente della provincia riveda il progetto GRA, così Casarin vorrebbe mettere su quella poltrona l'assessore alla viabilità della provincia, altro fanatico del progetto GRA.

martedì 10 marzo 2009

IL TAVELLO è un Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C. n° IT3260018)

L'area del Tavello è una zona suggestiva per il paesaggio, la fauna e la flora.
Si può percorrere l'intera zona racchiusa da una grande ansa del fiume Brenta fino a Vaccarino seguendo l'argine costruito a protezione dall'esondazione del fiume Brenta (si può trovare l'itinerario completo qui). I limenesi ricordano ancora l'alluvione del 1966 quando fu necessario tagliare l'argine maestro per lasciare defluire le acque nella zona golenale. Nei racconti di chi visse quei momenti si rivive la concitazione, la paura e la sensazione di impotenza di fronte alla forza delle acque.
Camminando lungo l'argine si entra in un'atmosfera che è rimasta inalterata nel tempo con la tipica vegetazione golenale spontanea e disordinata, con i suoni della natura e il verso di animali che qui trovano l'habitat ideale (aironi, garzette, corvi, falchi, volpi, lepri).
Ad una curva dell'argine si resta colpiti da un grande gelso, "el moraro", che segna un confine di proprietà e la cui immagine è il simbolo del nostro comitato.
L'argine è parte di un tracciato dell'ippovia Padova-Carmignano e capita spesso di imbattersi in gruppi di cavalli e cavalieri che la percorrono (con grande gioia dei bambini).
Molto particolare è il viale alberato che da casa Tonello arriva fino alla villa De Benedetti a Vaccarino; il paesaggio tutt'intorno ricorda le grandi campagne che fino a 50 anni fa erano caratteristiche della zona.

S.I.C. e Z.P.S.
La zona del Tavello è un Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C. n° IT3260018 "Grave e Zone Umide della Brenta" - 92/43/CEE Direttiva Habitat) oltre che una Zona di Protezione Speciale (Z.P.S. dell'area Golenale della Brenta). I S.I.C. sono aree che:
• contribuiscono in modo significativo a mantenere o ripristinare un habitat naturale,
• danno modo di mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente una o più specie animali e vegetali,
• forniscono un significativo apporto al mantenimento della biodiversità di una determinata zona.
Per tutelare queste aree tutti i progetti infrastrutturali ed edili che interessano un S.I.C. devono essere sottoposti ad un iter autorizzativo che prevede anche l'attiva partecipazione della cittadinanza mediante la presentazione di osservazioni e rilievi.
L'iter passa attraverso la Valutazione Ambientale Strategica, lo Studio di Impatto Ambientale, la Valutazione di Impatto Ambientale (D.Lgs. 152/06) e la Valutazione di Incidenza Ambientale prevista dalla Direttiva Habitat. Questo particolare iter deve essere svolto nella sua interezza indipendentemente dal fatto che il progetto rientri o meno in speciali normative (vedi "Legge Obiettivo") atte ad accorciare i tempi di istruttoria.

Pubblica utilità e interesse Privato?

Proviamo a capire come e perché nasce il progetto GRA e chi gestisce la società GRA di Padova e quali amministratori pubblici hanno interessi in quest'opera e chi controlla tutto ciò.

IL PROGETTO
Il Progetto di un nuovo insieme di strade denominato GRA (Grande Raccordo Anulare) viene promosso tra il 2000 e il 2001 dall'Amministrazione Provinciale di Padova.
Tra il 2001 e il 2005 il GRA viene inserito nei diversi piani pluriennali d'investimento della Provincia di Padova e della Regione Veneto. La Regione, nel 2003, sottoscrive l'Intesa Generale Quadro con il Governo Italiano, nella quale vien inserito il progetto del GRA.
Secondo l'attuale presidente della Provincia Vittorio Casarin e l'assessore Domenico Riolfatto tale progetto permetterebbe di:
• ridefinire la viabilità provinciale che attraversa i comuni della cintura metropolitana di Padova;
• migliorare la connessione tra la città di Padova, che ospita svariati servizi di pubblico interesse, e i Comuni della Provincia i cui cittadini vi accedono;
• ridurre l'intasamento di traffico che si verifica in vari comuni della Provincia durante le ore di punta.

Ma è proprio così?

LA GARA D'APPALTO
La gara d'appalto "europea" è gestita dalla Regione Veneto attraverso la procedura del "Progetto di Finanza". La società che si aggiudicherà questo appalto dovrà progettare, realizzare e gestire l'intera opera, ottenendo dei risultati economici dalla gestione della stessa. Il costo dell'intera operazione (570 MILIONI DI EURO previsti) sarà compensato con il sovrapedaggio che ciascun utente pagherà all'uscita dei caselli autostradali di PD Ovest, PD Est, Padova Sud, Padova Z. Industriale e del futuro casello di Ronchi (o di Bosco di Rubano).
La prima fase della procedura si è conclusa nell'agosto 2008 con la dichiarazione di "pubblica utilità" del progetto preliminare e del piano finanziario presentato dalla società G.R.A. di Padova S.p.A. (il soggetto promotore del progetto stesso).

La "pubblica utilità" coincide con l'interesse del cittadino o con quello di una Società per Azioni?

LA SOCIETÀ G.R.A.
La G.R.A. Spa è composta da: Soc. Autostrade PD-VE (55%), Soc. Autostrade BS-PD (40%), Consorzio C.D.P. (4%), Camera di Commercio (1%).
Il Presidente è
Vittorio Casarin (Presidente della Provincia), tra gli amministratori Flavio Zanonato (sindaco di Padova) e tra gli amministratori della Società Autostrade PD-VE compare Giustina Destro (ex sindaco di Padova).
COME VIENE CONTROLLATA?

La società G.R.A. sta predisponendo lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) al Progetto Preliminare. Ricevuto il SIA la Regione Veneto effettuerà la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
In questa fase la Regione dovrà pubblicizzare l'iniziativa e gli enti interessati, le associazioni o anche i singoli cittadini potranno inviare le loro osservazioni al progetto.

Una domanda sorge spontanea:

Perché amministratori pubblici diventano amministatori di società private che costruiscono strade e opere inutili con i nostri soldi?